- Oltre il 40 % l’organico femminile presente oggi all’interno di BAPS e il 36% all’interno del board
- Confermato l’impegno dell’Istituto verso la crescita professionale delle donne, la valorizzazione della cultura inclusiva e l’empowerment femminile
- L’annuncio è stato comunicato nel corso dell’evento “Il microcredito di libertà e il contrasto alla violenza economica” sulla concessione di finanziamenti a favore delle donne che hanno subito violenza di genere
Ragusa 16.12.2024 – BAPS ha ottenuto la certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125:2022. L’Istituto, con un organico femminile di oltre il 40 e il 36% rappresentato in CdA, rappresenta sempre più un esempio virtuoso per il comparto bancario e il Sud.
La società che ha accompagnato BAPS nel percorso per il conseguimento della certificazione, favorendo la cultura inclusiva e l’attivazione di processi in grado di sviluppare l’empowerment femminile, è stata Obiettivo Cinque.
Il risultato è stato annunciato dall’Amministratore Delegato Saverio Continella in occasione della conferenza “Il microcredito di libertà e il contrasto alla violenza economica” organizzata da BAPS in collaborazione con la Fondazione Global Thinking Foundation, testimonianza dell’impegno dell’Istituto siciliano sui temi di impatto sociale.
“Il conseguimento della Certificazione sulla Parità di Genere rappresenta per BAPS un ulteriore tassello di un percorso più ampio di implementazione delle politiche di parità di genere, di sensibilizzazione e promozione dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile in azienda”, commenta l’AD Saverio Continella. “Il cambiamento della società deve partire dalle realtà e dai territori in cui viviamo: per questo come BAPS ci impegniamo nell’essere noi stessi esempio, attraverso l’attività costante e strumenti nuovi come il progetto microcredito di libertà ed eventi di sensibilizzazione della comunità”.
Sono infatti numerosi i progetti condotti da BAPS per facilitare l’inclusione sociale e finanziaria delle vittime di violenza di genere e favorire l’adozione di politiche aziendali per l’empowerment femminile e l’armonizzazione del life balance. Uno di questi è il progetto Microcredito di libertà che consente di favorire la concessione di finanziamenti (nella forma di microcrediti sociale e d’impresa) a favore delle donne che hanno subito violenza di genere, che hanno interesse ad avviare o sviluppare iniziative autonome di microimpresa o che non sono in grado di fare fronte alle necessità personali e familiari.
Il progetto “Il Microcredito di libertà” promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Ente Nazionale per il Microcredito, dall’ABI – Associazione Bancaria Italiana e dalla Caritas, promuove l’inclusione sociale e finanziaria delle donne vittime di violenza (assistite dai Centri Antiviolenza e dalle Case Rifugio) che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità economica o sociale, garantendo loro l’accesso a finanziamenti che possano aiutarle a riconquistare la propria indipendenza economica, avviare microimprese o affrontare le necessità familiari.
Sono intervenuti al convegno Arturo Schininà, Presidente BAPS; Giuseppe Cassì, Sindaco di Ragusa; Saverio Continella, A.D. di BAPS; Antonella Leggio, Vice Presidente BAPS; Marco Paoluzi, Responsabile Area Credito Ente Nazionale per il Microcredito; Mariarita Iacono, Resp. Controllo Crediti BAPS; Giuseppina Tesauro, Giornalista e Scrittrice, impegnata in attività sociali, educative e solidaristiche e Lisa Iudice, Presidente de “La Casa delle Donne Ragusa”, e responsabile dello “Sportello Antiviolenza”. Il dibattito è stato moderato da Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation.